L?idea di Ezpeleta: nel 2010 in MotoGP un Mondiale anche per i team privati
Ieri sera Carmelo Ezpeleta e i rappresentanti dei team satellite della MotoGP sono rimasti ?rinchiusi? in una saletta al primo piano di un albergo a cinque stelle, il Gran Hotel Baglioni di Bologna, per oltre tre ore: un meeting che il boss della Dorna ha fortemente voluto che si tenesse prima dell?inizio dei test e delle gare, in modo da fissare alcuni punti importanti.Molti punti, in effetti, sono stati discussi nella riunione-fiume di ieri e sono anche molto importanti: alcuni di questi andranno a cambiare letteralmente il volto della MotoGP, un campionato che, se ? vero che non pu? fare a meno delle Case costruttrici, non pu? (in ugual misura o forse anche di pi?) fare assolutamente a meno dei team cosiddetti ?privati?, oggi addirittura in maggioranza numerica rispetto a quelli ufficiali (nove moto contro otto).
Cos?, dopo aver ascoltato le Case, riunitesi in Giappone a inizio gennaio (meeting dal quale sono emerse molte proposte per il taglio dei costi, anche se ovviamente soprattutto dal punto di vista tecnico) Ezpeleta ha spostato la propria attenzione sulle squadre clienti, che ormai da qualche anno fanno una fatica enorme a sostenere i costi di gestione raggiunti dalla MotoGP.
Nel 2010 anche un Mondiale riservato ai team privati
Don Carmelo ha snocciolato ai team manager presenti (Gresini, Cecchinello, Campinoti, Mularoni, Poncharal, mentre non c?era nessuno in rappresentanza del team Gruppo Francisco Hernando, che avr? una Ducati per Gibernau) le proprie idee per aiutarli, sia dal punto di vista economico che della visibilit?: la prima proposta, di fondamentale importanza, ? una vera e propria riforma del Campionato Mondiale MotoGP. L?idea ? quella di istituire un nuovo? Mondiale nel Mondiale, riservato alle formazioni private. Non un semplice trofeo, com?? quello intitolato a Michel Metraux nella 250 cc, bens? un vero e proprio Campionato Mondiale, con una classifica riservata a team e piloti ?privati? stilata gara per gara, e un podio dedicato, e che assegna a fine stagione il titolo iridato al miglior pilota e al miglior team privato in classifica.
La creazione di un Campionato di ?serie B? nasce da una constatazione ovvia: gi? da qualche anno per i team privati ? impossibile battersi ad armi pari con i team ufficiali. I team privati ormai guardano con il binocolo il gradino pi? alto del podio, e spesso e volentieri anche il secondo e terzo posto. Noi appassionati effettivamente ce ne siamo accorti gi? da tempo, finalmente anche Ezpeleta ha smesso di nascondersi dietro a un dito e con i team manager non ha usato giri di parole: voi non potete vincere, allora vi faccio comunque partecipare a un ?mundialito? dove potrete vincere e vendere agli sponsor la possibilit? di ottenere un titolo, delle vittorie, e pi? visibilit?.
I piloti non potranno debuttare in MotoGP con un team ufficiale
La creazione di un ?mundialito? per i team indipendenti (che al momento ? soltanto una proposta della Dorna, ma andr? vagliata dalla FIM) non ? per? la sola grossa novit? in cantiere. In parallelo si vuole infatti imporre che i piloti che si apprestano a debuttare in MotoGP non potranno farlo immediatamente inseriti in un team ufficiale, ma dovranno correre il loro primo anno nella classe regina all?interno di una squadra privata. Da una parte suona come un anno forzato di ?purgatorio?, dall?altra per? i vantaggi per i team satellite sarebbero molteplici. Pensiamo a un campione del mondo della 250 cc (tipo un Simoncelli) che anzich? salire subito in un team factory, va in un team privato. Ovviamente anche in questo caso l?operazione dovrebbe comunque ricevere l?ok da parte della Federazione, e andrebbero studiati bene tutti gli aspetti legati ai contratti (tipo fissare un tetto massimo per l?ingaggio dei piloti: anche se i team satellite avranno la certezza di non vedersi rubare debuttanti appetibili, non possono certo pagarli fior di milioni?).
I team satellite della MotoGP chiamati al via della nuova Moto2
In questo contesto si inserisce ovviamente anche la Moto2, la nuova categoria che nel 2011 (ma ? probabile gi? nel 2010) sostituir? l?attuale 250 cc. Ezpeleta ha chiesto ai team satellite della MotoGP di impegnarsi in questo nuovo campionato, in modo da creare una sorta di ?junior team? in grado di allevare i piloti da portare in futuro nella classe regina. L?obiettivo di Carmelo ? far partire la Moto2 con almeno 26 moto sullo schieramento, e in questo numero lo spagnolo ci mette gi? la dozzina di Moto2 che porterebbero in pista gli attuali sei team satellite della MotoGP.
Prezzi calmierati per le moto, modelli validi per due anni
Detto questo, sono diverse inoltre le proposte mirate a un deciso taglio dei costi di gestione dei team: prima di gettare le basi per avere pi? visibilit? che possa portare a trovare nuovi sponsor, i team satellite hanno una necessit? molto pi? urgente, che ? quello della? sopravvivenza. Per questo motivo Ezpeleta conta di tornare a parlare entro breve con le Case per adottare misure ancora pi? radicali in confronto a quelle gi? emerse in Giappone a inizio gennaio (sessioni pi? corte, allungamento della vita dei motori a due Gp, ecc).
Ezpeleta vuole infatti convincere le Case costruttrici a calmierare i prezzi per il leasing delle moto, obbligandole a non superare una cifra imposta dalla Dorna, esattamente come avverr? nella 125 cc dal 2010. C?? poi, infine, anche la volont? di far durare due stagioni, e non soltanto una, i modelli delle moto sfornati dalle Case, in modo che i team possano ammortizzarne il costo. Attualmente, infatti, i team satellite della Honda, per esempio, ogni anno devono noleggiare un nuovo modello, sobbarcandosi anche la trasferta in Giappone per il cosiddetto ?schooling?, ossia l?assemblaggio guidato delle moto.
Ma non ? tutto: dal 2010 molto probabilmente anche in MotoGP, come gi? accade da quest?anno nella 125 cc e accadr? nella Moto2, ogni pilota avr? a disposizione una sola moto. Via i ?muletti?, quindi, con un conseguente risparmio notevole di materiale tecnico e personale. Un?idea che ad alcuni piace molto, mentre altri la giudicano per certi versi un po? rischiosa. Tutto fa per? pensare che la proposta passer?, dato che senza tagli decisi la sopravvivenza dei team satellite, e della MotoGP stessa, ? fortemente a rischio?
FONTE GPONE
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